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Descrizione
del testo: Nella ricorrenza dell'ottavo centenario di fondazione dell'ordine francescano e del primo centenario della nascita di Simone Weil l'autrice ipotizza un singolare parallelo tra il pensiero weiliano e la testimonianza di Francesco d'Assisi. L'autrice rileva nella filosofa francese e nel Santo patrono d'Italia la condivisione di un concetto di vita profondamente antropologico: l'uomo, elevato a livello sacrale quale immagine dell'Onnipotente, è partecipe della perfetta armonia del creato. Uomo, natura, cosmo, Dio: è un percorso ascetico che, lungi dal separare materia e spirito, fa della materia un tramite verso l'unione mistica con Dio. Il misticismo di Francesco e di Simone non si manifesta nell'isolamento di un'eremo o di una cella monacale, ma si compie nel mondo, nel contatto quotidiano con gli umili e con i sofferenti, con quei piccoli di evangelica memoria che il Padre celeste a reso destinatari della Rivelazione. Francesco d'Assisi e Simone Weil sono anarchici in quanto "amanti dell'impossibilie", avversi alle gerarchie e ai sistemi di potere sociale; essi sono sopratutto contrari ad ogni idolatria dell'io e rivelano in ció, il loro profondo misticismo. |
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Per
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